Atropina e Scopolamina

L’atropina e la scopolamina sono delle molecole denominate alcaloidi naturali contenute in diverse piante della famiglia delle Solanacee, quali la mandragora, la belladonna e il giusquiamo, largamente diffuse in Europa e utilizzate fin dall’antichità come rimedi medicamentosi contro diversi disturbi. Il loro meccanismo d’azione è caratterizzato da un’azione competitiva antagonista dei recettori muscarinici colinergici.

Le preparazioni di belladonna erano conosciute fin dagli antichi Indù e sono state utilizzate dai medici per molti secoli. All’epoca dell’Impero Romano e del Medio Evo la pianta veniva spesso usata per produrre misteriosi e prolungati stati di avvelenamento. Ciò indusse Linneo a denominare la pianta Atropa belladonna, dal nome di Atropo, la più vecchia delle Parche, che taglia il filo della vita. Il nome belladonna deriva dalla antica consuetudine delle donne di instillare il succo della pianta negli occhi per ottenere la dilatazione delle pupille che conferiva loro uno “sguardo più luminoso ed ammaliante oppure, unitone il succo all’argilla, per dare colore alle gote.” Questo accorgimento è usato tuttora dai fotografi di moda. L’atropina è contenuta anche nella pianta Datura Stramonium.

La scopolamina (l-ioscina) si trova anche nello Hyoscyamus niger. In India, le radici e le foglie di Datura stramonium venivano bruciate e il fumo inalato per curare l’asma. I colonizzatori inglesi , osservando questo rituale, introdussero l’uso degli alcaloidi della belladonna in Occidente all’inizio dell’800.

Effetti della atropina

Sul SNC – L’atropina a basse dosi provoca sul SNC una lieve eccitazione vagale; mentre a dosi tossiche, il farmaco è in grado di indurre un’eccitazione centrale con comparsa di irrequietezza, irritabilità, disorientamento, allucinazioni e delirio. Se si somministrano ancora dosi maggiori la stimolazione centrale porta a depressione delle funzioni cerebrali con conseguente collasso cardiocircolatorio e insufficienza respiratoria dopo un periodo di paralisi e di coma.

Sul Cuore – l’effetto principale sul cuore è l’alterazione della frequenza. Sebbene la risposta più frequente è la tachicardia, spesso la frequenza cardiaca diminuisce in modo transitorio a basse dosi. A dosi più elevate di atropina si osserva tachicardia.

Effetti della scopolamina

Sul SNC – La scopola-mina a dosi terapeuti-che causa depressione del SNC che si manife-sta con sonnolenza, amnesia, affaticabilità, riduzione della fase REM del sonno. Provoca anche euforia. Possono comparire eccitazione, irrequietezza, allucinazioni e deliri.

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