Attuale stato della gestione farmacologica dell’insonnia
l National Institutes of Health (NIH) ha organizzato nel 2005 una conferenza per stabilire delle linee guida nel trattamento dell’insonnia e ha analizzato ogni classe farmacologica usata nel trattamento dell’insonnia.
Le modalità prescrittive analizzate dallo studio della NIH sui composti utilizzati possono essere riassunte in tre grandi gruppi:
1) Farmaci Over-the-Counter (senza ricetta)
- Antiistaminici come la difenidramina, farmaco antistaminico an-ti-H1 con azione anche anestetica locale. Usato nelle dermatiti e nelle oculoriniti allergiche, per ridurre prurito ed edema, e nel trattamento del vomito.
- Non esistono evidenze cliniche e sperimentali su questa indicazione, inoltre può essere responsabile di numerosi effetti collaterali, oltre alla sedazione eccessiva.
- Erbe medicinali, valeriana, melatonina, L-triptofano: pochi dati disponibili a loro favore e alcuni sono responsabili di tossicità se usati ad alte dosi
- Alcool: è molto utilizzato come rimedio dell’insonnia. Anche se in qualche sporadico caso potrebbe essere d’aiuto nelle fasi iniziali dell’insonnia non migliora la qualità del sonno e può portare a complicazioni residuali nel giorno successivo. I soggetti che assumono l’alcool tendono a diventare tolleranti ed ad assumere la quantità con le gravi conseguenze che conosciamo.
2) Farmaci non approvati dalla FDA (U.S. Food and Drug Administation)
Molti medici considerano gli antidepressivi Triciclici e gli SSRI come farmaci sicuri ma la NIH ha sottolineato l’importanza di non sottovalutare i numerosi effetti collaterali di questi composti e i limitati effetti terapeutici di questi composti nell’insonnia.
A tal proposito un caso particolare è la storia del Trazodone (il Trittico), farmaco antidepressivo molto utilizzato nell’insonnia, soprattutto degli anziani, ma di cui non è stata mai approvata questa indicazione! Nessuna ricerca ha mai stabilito l’efficacia del trazodone nella cura dell’insonnia. Il trazodone, pur essendo un efficace antidepressivo è responsabile di alcuni effetti collaterali importanti come l’ipotensione ortostatica, molto pericolosa negli anziani e il priapismo (sarà stato questo il suo successo negli anziani?).
Un’altra tendenza positiva è l’uso degli antipsicotici off-label nel trattamento dell’insonnia. A tratti assume una vera e propria moda, senza però considerare gli elevati rischi e gli effetti collaterali dovuti a questi composti.
3) Farmaci approvati dalla FDA (U.S. Food and Drug Administation)
Le benzodiazepine come l’estazolam , il flurazepam il quazepam sono stati i principali composti prescritti nel trattamento dell’insonnia. Molti medici però sono spaventati dall’uso a lungo termine di questi composti per il rischio di dipendenza e assuefazione. Quando il composto selettivo BZRA fu introdotto in commercio fu accolto favorevolmente per la sua selettività di azione per i dichiarati scarsi effetti collaterali anche se era indicato soltanto per l’insonnia iniziale. Recentemente la FDA ha approvato questi farmaci senza nessuna limitazione anche nell’insonnia tardiva. Questi composti includono recettoriale della melatonina).
- Ipnotici non benzodiazepinici:
- il zolpidem, il zaleplon e l’eszopiclone
- Agonisti recettoriali della melatonina
- il ramelteon: è l’unico farmaco approvato di questa classe