Come affrontare le patologie da lockdown
Sebbene la pandemia di COVID-19 sia iniziata come un’epidemia di un agente infettivo, presto ha iniziato a influenzare in maniera significativa tutti gli aspetti della vita quotidiana delle persone. I lockdown hanno influenzato pesantemente sulla salute psichica della popolazione generale, scatenando sentimenti di solitudine, irritabilità, irrequietezza, angoscia e nervosismo.
A lungo termine potrebbero restare cicatrici psicologiche e profonde ferite emotive che potrebbero scatenare un incremento della depressione, una delle condizioni mediche più debilitanti con il suo elevato carico socioeconomico. La stragrande maggioranza degli studi effettuati dall’inizio del COVID-19 ha riportato un impatto, definito come uno “tsunami“, sulla salute mentale.
Lo studio internazionale GOMET-9, coordinato dal Prof. Konstantinos Fountoulakis, a cui ha contribuito la SIR Riabilitativa Psichiatrica della Casa di Cura Villa dei Pini di Avellino, che sarà pubblicato nel numero di gennaio 2022 nella prestigiosa rivista scientifica The European Neuropsychopharmacology, ha riportato risultati molto interessanti. Lo studio condotto su 55.589 partecipanti di 40 nazioni ha evidenziato durante il COVID-19 la presenza di una “probabile” depressione nel 17,80% delle persone intervistate (20,49% femmine; 12.36% maschi; 27.64% “non-binary gender”). Anche i livelli di stress erano elevavi e sono stati riscontrati nel 16,71%. Una significativa percentuale di individui ha presentato un deterioramento complessivo dello stato mentale, delle dinamiche familiari e dello stile di vita quotidiano. Le persone con una storia di disturbi mentali avevano tassi più alti di depressione attuale (31,82% vs. 13,07%). Il più alto rischio relativo (RR) di sviluppare la depressione è stato associato a una storia di disturbo bipolare e tentativi di autolesionismo. I comportamenti suicidari, invece, non erano aumentati nelle persone non affette da disturbi mentali.
Lo studio a cui hanno partecipato un gruppo del “Cen.Stu.Psi.” (Centro Studi Psichiatrici; http://www.censtupsi.org/) ha concluso che “per lo sviluppo della depressione, lo stato di salute generale, la precedente storia di salute mentale, i tentativi di autolesionismo e suicidio, la responsabilità familiare, il cambiamento economico e l’età hanno agito come fattori di rischio, mentre la routine quotidiana, la religiosità/spiritualità e la fede nelle teorie della cospirazione hanno agito principalmente come fattori protettivi. Questi risultati supportano precedenti suggerimenti di altri autori sulla necessità di un intervento proattivo per proteggere la salute mentale della popolazione generale ma più specificamente dei gruppi vulnerabili”
Ma cosa fare?
Lo sviluppo di una sintomatologia depressiva o ansiosa durante il COVID-19 deve richiamare l’attenzione delle persone familiari, amici, colleghi di lavoro, compagni di scuola che hanno la possibilità di lanciare l’allarme. Individuare i sintomi sentinella o i campanelli d’allarme richiede un’adeguata informazione da parte degli organi competenti e delle agenzie ed associazioni che lavorano in questo settore. Quanto più persone sono informate ed educate adeguatamente alla conoscenza dei sintomi presenti nei disturbi depressivi e nei disturbi dell’umore tanto più le persone sofferenti possono essere indirizzate verso la consulenza di uno specialista. In quest’ambito si muove l’Associazione EDA (European Depression Association) che promuove e sostiene la corretta informazione sulla depressione e le sindromi associate.
La EDA Italia ONLUS ha elaborato un piccolo vademecum con indicazioni e consigli semplici ed efficaci da seguire durante questo periodo. Può essere consultato nella pagina https://www.edaitalia.org/coronavirus-no-grazie/,
oppure scaricarlo cliccando sulla figura sottostante.

Per approfondimenti:
Fountoulakis KN et al. Results of the COVID-19 mental health international for the general population (COMET-G) study. Eur Neuropsychopharmacol 2021;15;54:21-40.
Franza F et al. Loneliness and Hopelesness: Their Role in the Depressive Cases during the COVID Pandemia. Psychiatr Danub 2021;33(Suppl 9):14-17.
Franza F et al. Compassion fatigue, burnout and hopelessness of the health workers in COVID-19 pandemic emergency. Eur Neuropsychopharm 2020;40(1):S476-S477