Conoscenza e onnipotenza
- Libri in Mente Riflessioni
- Francesco Franza
- Aprile 21, 2021

Riflessioni e pensieri da “Insegna Caronte.
Tre errori nell’esercizio del potere”
di Luciano Violante.
Il Mulino, 2021

L’introduzione sintetizza con una frase l’idea centrale del pensiero dell’autore che svilupperà e approfondirà nel testo illuminante sulle glorie e le miserie del potere. Raccomandandone la lettura saranno riportati riferimenti e spunti che il testo ha evocato, tralasciando altri che rappresentano indicazioni sulla buona e cattiva condotta della politica.

Uno dei primi aspetti che emergono dalla lettura del testo è il problema della conoscenza. “La conoscenza si fonda sullo studio e sull’ascolto… e spesso la si confonde con la convinzione. La convinzione, tuttavia, è una certezza morale o intellettuale; se è acquisita superando dubbi e ragioni contrastanti, è assimilabile alla conoscenza ma
se (la convinzione) si fonda su ideologie o presunzioni è solo pregiudizio”
L’altro è una persona come tale portatrice di sentimenti, di specifiche conoscenze ed esperienze.
Nelle strutture sociali complesse, così come città, paesi, aziende, comunità, il rischio di una deriva comunicativa e relazionale è fortemente presente. Il compito del dirigente (politico nel caso dell’autore) sarà quello di evitare l’appropriatezza onnipotente e narcisistica del proprio ruolo di comando. SI troverà a combattere meccanismi già descritti da Publio Ovidio Nasone nelle sue Metaforfosi. “Nelle Metamorfosi Ovidio descrive una casa con molti ingressi, privi di porte, aperta giorno e notte; le pareti sono di “bronzo risonante”; non c’è più pace né chiasso ma un “continuo mormorio qua e là. In quella casa, insieme alla credulità, ai vani rallegramenti, all’ansia, al disaccordo e ai sussurri “di chi non si cura fonte”, abita l’errore“..
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