Depressione e ansia nei giovani: aiutare le famiglie

Le problematiche psicologiche negli adolescenti e nei giovani, in generale, sono frequenti. In particolare, la prevalenza dei disturbi d’ansia è del 6,5% mentre quella dei disturbi depressivi è del 2,6%. Sono numeri significativi che, oltre ad avere una ricaduta notevole sulla carriera scolastica, nelle relazioni tra coetanei e familiari, sono responsabili di un decorso prognostico negativo, con un incremento dell’abuso di sostanze, di marcato disagio sociale e lo sviluppo di gravi patologie psichiatriche in età adulta. La capacità di intercettare tali disturbi e di mettere in atto un rapido intervento terapeutico è di fondamentale importanza. Un appropriata collaborazione con le famiglie di questi ragazzi può diventare un fattore cruciale. Il Prof. Peter Lawrence della School of Psychology della University of Southampton (UK) con i suoi collaborator ha pubblicato nel numero di ottobre 2021 della rivista scientifica The Lancet Psychiatry, una interessante review di  73 studi controllati randomizzati con lo scopo di indirizzare lo sviluppo di un protocollo capace di fornire indicazioni ai caregivers (e ai familiari) che si prendono cura dei loro parenti affetti da ansia e depressione.

Gli autori hanno revisionato la lettura scientifica in cui venivano riportati gli approcci e i metodi utilizzati dai diversi ricercatori per valutarne l’efficacia con il coinvolgimento dei genitori. “Malgrado la loro grande variabilità” affermano gli autori “c’è evidenza che i trattamenti in cui sono coinvolti i genitori  di adolescenti o dei giovani sono capaci di migliorare i disturbi d’ansia (nel 93% dei casi) e i disturbi depressivi (nel 75% dei casi)”.

I genitori di questi ragazzi vanno aiutati a superare le difficoltà che incontrano nella cura dei loro figli. Quando i loro ragazzi sono indirizzati ai servizi di neuropsichiatria infantile possono essere sopraffatti da angoscia, da sensi di colpa e da stress. È fondamentale coinvolgerli nel trattamento dei loro figli per renderli protagonisti attivi della terapia, per non colpevolizzarli e ad aiutare gli specialisti della salute mentale.

I genitori devono ricevere messaggi chiari in quanto possono essere una risorsa inestimabile per supportare il recupero del loro bambino”. Ad esempio, possono essere invitati a partecipare agli incontri psicoeducazionali che forniscono un supporto psicologico anche agli stessi genitori.

Lawrence e collaboratori concludono che “nonostante decenni di studi, l’effetto del coinvolgimento dei genitori rimane sconosciuto a causa dell’ampia eterogeneità nel modo in cui i genitori sono stati coinvolti negli studi di trattamento per bambini e giovani con disturbi psicologici” … “Dati i benefici consolidati e ad ampio raggio del coinvolgimento dei genitori in altre condizioni comuni di salute mentale nei bambini e nei giovani, esortiamo i ricercatori ad adottare un approccio sistematico per esaminare come e in quali condizioni gli interventi potrebbero sfruttare al meglio le risorse che portano i genitori a sostenere i bambini e i giovani con disturbi d’ansia e depressione e le loro famiglie”.


Articolo di riferimento. Lawrence PJ, Parkinson M, Jasper B, Creswell C, Halligan SL. Supporting the parents of children and young people with anxiety and depressive disorders is an opportunity not to be missed: a scoping review. Lancet Psychiatry. 2021 Oct;8(10):909-918

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