Disturbo ossessivo-compulsivo

ocd_1Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), o ObsessiveCompulsive Disorder (OCD) è un disturbo comune, cronico e di lunga durata in cui un individuo ha pensieri e comportamenti incontrollabili e ricorrenti (ossessioni e compulsioni) che ha la necessità di ripetere in continuazione. possono usare alcoolici o farmaci per calmarsi. Anche se la maggior parte degli adulti con OCD riconosce che ciò che sta facendo non ha senso, spesso non possono rendersi conto che il loro comportamento è al di fuori dell’ordinario.

Il DOC è stato inserito nel nuovo capitolo del DSM-5, “Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati“, insieme al disturbo di dismorfismo corporeo (vedi presentazione), al disturbo da accumulo, alla tricotillomania, al disturbo da escoriazione.

Nella descrizione dei criteri diagnostici del Disturbo ossessivo-compulsivo del DSM-5 sono definite le ossessioni e le compulsioni. (DSM-5; p. 273)

Le ossessioni sono definite da 1) e 2)

  1. Pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti, in qualche momento nel corso del disturbo, come intrusivi e indesiderati e che nella maggior parte degli individui causano ansia o disagio marcati
  2. Il soggetto tenta di ignorare o di sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini, o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (cioè mettendo in atto una compulsione)

Le compulsioni sono definite da 1) e 2):

  1. Comportamenti ripetitivi o azioni mentali che il soggetto si sente obbligato a mettere in atto in risposta a un’ossessione o secondo regole che devono essere applicate rigidamente.
  2. I comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenire o ridurre l’ansia o il disagio o a prevenire alcuni elementi o situazioni temute; tuttavia, questi comportamenti o azioni mentali non sono collegati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o a prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi.

Le persone affette da DOC hanno, quindi, pensieri ansiosi o rituali che non possono controllare; sono tormentate da pensieri (o immagini) persistenti non desiderate, intrusive; possono avere un urgente bisogno di effettuare un determinato rituale.

Sono spesso ossessionate da germi o dalla sporcizia così da costringerli a lavare ripetutamente le mani. Potranno essere invase da dubbi sulla necessità di controllare ogni cosa ripetutamente. Oppure avere continui pensieri di commettere un atto violento e paura di poter far del male a persone vicine. Possono così sprecare molto tempo a toccare le cose o a contarle; essere preoccupate dall’ordine e dalla simmetria; potranno avere persistenti pensieri sulle performance sessuali anche ripugnanti; oppure potranno essere disturbate da pensieri contrari alle proprie opinioni religiose.

I pensieri disturbanti sono chiamati ossessioni e i rituali che sono effettuati per cercare di prevenire o per sbarazzarsi di loro sono chiamati compulsioni. Non c’è piacere nell’effettuare questi rituali e solo temporaneamente portano sollievo all’ansia che aumenta se questi rituali non sono portati a termine.

Alcune persone possono presentare alcuni sintomi del DOC così come verificare la chiusura dei fornelli diverse volte prima di lasciare la propria abitazione. Ma per le persone affette da DOC, queste attività durano almeno un ora o più al giorno, sono molto stressanti ed interferiscono con la loro vita quotidiana.

Molti adulti con questo disturbo sono consapevoli dell’assurdità del loro comportamento ma non possono farne a meno. Alcune persone, però, particolarmente i ragazzi con DOC, non sono in grado di valutare il loro comportamento come fuori dall’ordinario.

Il DOC attualmente è ritenuto uno dei più frequenti e più disabilitanti disturbi psichiatrici. L’incidenza del DOC è di 50 a 60 volte superiore rispetto al passato e sembra essere ben due volte più frequente della schizofrenia e del disturbo di panico. Mostra una prevalenza nell’arco della vita, nella popolazione generale, tra il 2 e il 5 per cento. Nelle persone adulte, il rischio di malattia non mostra differenze tra i due sessi; negli adolescenti, invece, i ragazzi sono più facilmente colpiti rispetto alle ragazze. In genere il DOC si manifesta nell’adolescenza o nella prima età adulta, ma può anche presentarsi sin dall’infanzia. L’età d’esordio ha una distribuzione bimodale: nei due terzi dei pazienti i sintomi compaiono prima dei 25 anni, in meno del 15 per cento dopo i 35. Tale esordio nei maschi si riscontra tra i 16 e i 25 anni, mentre nelle femmine tra i 20 e i 29.

Il decorso della malattia è variabile – I sintomi possono comparire e scomparire, possono apparentemente migliorare o peggiorare progressivamente. Recenti evidenze cliniche suggeriscono che il DOC può essere familiare.

La depressione o altri disturbi d’ansia accompagnano spesso il DOC e alcune persone posso essere affette da disturbi della condotta alimentare. Inoltre, persone con DOC spesso evitano situazioni in cui debbano confrontarsi con le loro ossessioni oppure possono cercare l’automedicamento attraverso l’abuso di alcool o di sostanze stupefacenti nel tentativo di controllo dei sintomi. Se il DOC diventa abbastanza grave può impedire le persona ad avere un lavoro o avere una normale gestione della propria vita.

In genere le forme lievi rispondono bene al trattamento farmacologico o alla psicoterapia

0d2959123101d90780f695db3d411b53 (1)Un’ipotesi evolutiva per il disturbo ossessivo compulsivo

Per approfondimenti: 

APA. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione. Raffaello Cortina Editore, 2014

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