Efficacia del rimedio cognitivo nella depressione

Il Disturbo Depressivo Maggiore è caratterizzato da un insieme di sintomi tra cui riduzione del tono dell’umore, riduzione degli interessi e del piacere nelle attività quotidiane, cambiamenti di peso corporeo, disturbi del sonno, disturbi psicomotori, il sentirsi inutili, difficoltà di concentrazione e ideazione anticonservativa. Accanto a questi sintomi nella depressione maggiore sono evidenti i deficit della sfera cognitiva. Circa i 2/3 delle persone affette da depressione maggiore presenta disturbi cognitivi.


Questo lavoro è estratto dall’articolo seguente:

Thérond A, Pezzoli P, Abbas M, Howard A, Bowie CR, Guimond S. The Efficacy of Cognitive Remediation in Depression: A Systematic Literature Review and Meta-Analysis. J Affect Disord 2021;284:238-246.


Disturbi cognitivi e depressione

I disturbi cognitivi comprendono difficoltà nella memoria verbale, visivospaziale, nella working memory (memoria di lavoro), nell’attenzione, nella velocità di processamento delle informazioni, nelle funzioni esecutive e nella fluenza verbale. Hanno, inoltre, un impatto negativo sulla vita quotidiana e incidono sulla produttività lavorativa e scolastica.

Rimedio cognitivo

Il rimedio cognitivo (CR) ha lo scopo di migliorare il funzionamento cognitivo attraverso esercizi pratici eseguiti con l’aiuto di strumenti informatici con il supporto e la supervisione di esperti. Esistono numerose evidenze che mostrano che il CR migliora il decorso clinico cognitivo e funzionale delle persone affette da schizofrenia. Un crescente numero di studi negli ultimi anni ha esplorato l’efficacia di tale terapia in altre patologie così come nei disturbi affettivi, nell’ADHD, nei disturbi da abuso di sostanze e nei disturbi dello spettro autistico.

Per approfondire l’argomento si segnalano due meta-analisi che hanno dimostrato l’efficacia del CR nei pazienti depressi, soprattutto dell’attenzione e della working memory (Anaya et al., 2012; Motter et al., 2016).

La metanalisi di Thérond et al. (2021) ha cercato di valutare gli effetti del CR su tutti i domini cognitivi in pazienti adulti affetti da Disturbo Depressivo Maggiore (DDM) di età maggiore di 18 anni.

Inizialmente sono stati analizzati 3223 articoli scientifici (PubMed; PsycINFO).  Escludendo gli articoli non adeguati ad ampi criteri di ricerca alla fine sono stati valutati i risultati di 20 articoli che hanno superato tutti i criteri di inclusione.


Pazienti inclusi al temine della selezione:

  • 268 pazienti adulti affetti da depressione
    • 145 pazienti che hanno ricevuto CR
    • 123 pazienti gruppo di controllo

Le misure analizzate

I domini cognitivi sono stati raggruppati in sei categorie:
1) Memoria verbale
2) Memoria visivospaziale
3) Working memory
4) Attenzione/velocità di processamento
5) Funzioni esecutive
6) Fluenza verbale

La cognizione nel disturbo depressivo: quali strumenti


Gli effetti del CR nella depressione

I risultati della metanalisi hanno indicato un moderato effetto sul miglioramento complessivo della sfera cognitiva nel gruppo di depressi trattati con CR.

Si è osservato, inoltre, un miglioramento del CR nella:

  • Memoria verbale (p = <.0001)
  • Attenzione/velocità di processamento  (p =.04)
  • Working memory (p= .02)
  • Funzione esecutiva (p = .02)
  • Nessun miglioramento significativo
    • nella memoria visivospaziale (P = 12)
    • Nella fluenza verbale (P =72)

Fattore di criticità nella metanalisi

Le stime di meta-regressione che hanno descritto gli effetti dei potenziali moderatori sugli effetti del CR sulla sfera cognitiva hanno osservato che non c’è alcun effetto di moderazione significativo per la sessione del format CR, che significa che il miglioramento nella sfera cognitiva complessiva non era significativamente differente se i partecipanti ricevevano CR in gruppo o individualmente.


Discussione

I risultati della meta-analisi forniscono l’evidenza che il CR possa migliorare significativamente la sfera cognitiva in questa popolazione, in linea con precedenti ricerche.

Quando i diversi domini sono analizzati separatamente, la metanalisi ha trovato che il CR aveva:

  • effetti significativi su:
    •  memoria (g = 0.60)
  • effetti moderati su:
    • attenzione/velocità di processamento (g= 0.41)
    • working memory    (g = 0.32)
    • funzione esecutiva (g = 0.30)
  • nessun effetto significativo su:
    • memoria visivospaziale
    • fluenza verbale

Le evidenze suggeriscono che alcuni domini, soprattutto la funzione esecutiva e la velocità di processamento delle informazioni/attenzione possono essere inizialmente maggiormente peggiorate rispetto alle altre nelle persone affette da depressione. Queste considerazioni sono avvallate dagli studi di neuroimaging che confermano un peggioramento della connessione nelle regioni cerebrali coinvolte in questi processi. I domini cognitivi della memoria visivospaziale e della fluenza verbale sono associati all’attività ippocampale, che può essere alterata nella depressione. (Vedi Franza Deficit cognitivi nella depressione in Depressione Stop: https://deprestop.it/deficit-cognitivi-nella-depressione/)

Rispetto alle precedenti meta-analisi di Motter, quella del gruppo di Alexandra Thérond ha evidenziato un significativo miglioramento nella memoria verbale e nelle funzioni esecutive.


Conclusioni

La meta-analisi ha esaminato gli effetti di tre potenziali moderatori: il format della sessione, la durata e l’età dei partecipanti. Sebbene le conclusioni sono limitate a un piccolo numero di studi, lo studio supporta l’uso del CR nel migliorare la sfera cognitiva complessiva negli adulti con disturbo depressivo maggiore con moderati effetti in termine di grandezza e di variabilità della efficacia nei diversi domini cognitivi.


Bibliografia

Anaya C, Martinez Aran A, Ayuso-Mateos JL, Wykes T, Vieta E, Scott J. A systematic review of cognitive remediation for schizo-affective and affective disorders. Journal of Affective Disorders 2012;142:13–21.

Franza F, Solomita B, Pellegrino F, Aldi G. Relationship between Cognitive Remediation and Evaluation Tools in Clinical Routine. Psychiatr Danub. 2018 Nov;30(Suppl 7):405-408.

Franza F, Carpentieri G, De Guglielmo S, Fasano V, Fiorentino N, Perito M, Solomita B, Del Buono G. Neurocognitive management of the primary negative symptoms of schizophrenia: a role of atypical antipsychotics. Psychiatr Danub. 2016 Sep;28(Suppl-1):145-148.

Motter JN, Pimontel MA, Rindskopf D, Devanand DP, Doraiswamy PM, Sneed JR. Computerized cognitive training and functional recovery in major depressive disorder: A meta-analysis. Journal of Affective Disorders 2016; 189:184–191.

Thérond A, Pezzoli P, Abbas M, Howard A, Bowie CR, Guimond S. The Efficacy of Cognitive Remediation in Depression: A Systematic Literature Review and Meta-Analysis. J Affect Disord. 2021 Apr 1;284:238-246.

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