Gli Astronauti

Per festeggiare l’ultimo viaggio spaziale di tre astronauti veterani spaziali, la Compagnia Aeronautica Spaziale garantì loro la possibilità di soddisfare una richiesta come premio per la loro lunga e gloriosa carriera. La necessità di un tale premio era, inoltre, resa necessaria dalla lunga permanenza in orbita (circa 6 mesi) a cui dovevano essere sottoposti i tre astronauti.

Fu così chiesto loro di esprimere ciascuno un desiderio. Il primo astronauta goloso di dolci disse: “Non posso fare a meno della cioccolata, perciò chiedo che il settore di mia appartenenza venga riempito da tantissime barrette di cioccolato!”. Fu accontentato.

Il secondo astronauta, famoso per le sue innumerevole conquiste amorose, chiese:”Dovete riempire il settore di mia appartenenza di meravigliose donne!”. Fu accontentato.

Quando fu chiesto al terzo astronauta il premio desiderato era già nota la propria richiesta, in quanto era un accanito fumatore. “Dovete riempire la stiva di SIGARETTE!!!”, sentenziò con decisione. Così partirono per il loro ultimo e lungo viaggio spaziale. Dopo i lunghi sei mesi di volo venne il giorno dell’atterraggio e una folla festante costituita dalle autorità politiche e militari, dai familiari, dai programmatori e dai finanziatori del progetto raggiunse la pista di atterraggio dello Shuttle per complimentarsi e festeggiarli. Dopo aver espletato le formalità di atterraggio lo sportello dello Shuttle si aprì e uscì il primo astronauta. Era aumentato di 10 kg ma il suo volto era visibilmente soddisfatto; aveva mangiato l’intero carico di cioccolata. Con molta difficoltà scese dal carrello e sorridendo senza proferire parola si allontanò soffocato dall’abbraccio dei propri familiari. Dopo qualche minuto si vide affacciarsi dalla sportello dell’astronave il secondo astronauta. Era pallido, emaciato (aveva perso 10 kg) ma enormemente felice. Scese con difficoltà le scalette del carrello e barcollando si allontanò con il suo corredo di donne. La folla era festante. Passarono alcuni minuti, dall’interno dell’astronave si sentivano strani suoni, simili a grugniti, e urla disumane. La folla festante ammutolì preoccupata; le autorità e i servizi di sicurezza iniziarono ad allarmarsi e chiedersi cosa stesse succedendo. I minuti passarono, nulla!!. All’improvvisò dallo sportello dello Shuttle uscì un essere vagamente rassomigliante ad un essere umano. Con lo sguardo “allucinato”, stravolto, barba lunga, capelli spettinati, rivolgendosi con ferocia agli organizzatori del progetto urlò:

“I CERINIIIII!!!!!”.

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