Il caffè allunga la vita?
La ricerca scientifica afferma di si. Il caffè riduce il rischio di mortalità del 30%.
“No grazie, il caffè mi rende nervoso”. In questo film, l’attore napoletano Lello Arena si presentava al pubblico per la prima volta lontano dal mitico trio del “La Smorfia”. Questa diffusa affermazione è riconducibile all’ attività stimolante della caffeina, ed etichetta il caffè come una bevanda da assumerne in maniera equilibrata.
Il consumo del caffè ha una lunga storia. Venuto da lontano è diventano un “bene” da cui è difficile separarsi. Il vino d’Arabia narra la sua storia.
L’abitudine di assumere una tazza di caffè a colazione, tra amici, dopo un pasto e in compagnia caratterizza un altro elemento di questa sostanza: la capacità socializzante ed aggregante. Il potere socializzante della tazza di caffè assume le sue vette più elevate con l’invenzione partenopea del cosiddetto “caffè sospeso”.
Lo studio
A rendere ancora più interessante il suo consumo sono i risultati di una recente ricerca scientifica pubblicato il 31 maggio 2022 in The Annals of Internal Medicine. Lo studio è stato elaborato dal team cinese della Jinan University coordinato dal Prof. Dan Liu. Condotto su un totale di 171 616 partecipanti (età media, 55.6 anni) senza malattie cardiovascolari o tumorali ha portato a risultati consolatori per gli abituali consumatori di caffè. Coloro che assumevano in media da 1,5 a 3,5 tazze di caffè al giorno, anche con un cucchiaino di zucchero, avevano un rischio inferiore del 30% circa di morire, rispetto alle persone che non assumevano caffè. Almeno nel periodo dello studio.
Coloro che bevevano un caffè non zuccherato avevano dal 16 al 21% in meno di morire durante questo periodo, e quelli che assumevano almeno tre tazze di caffè al giorno avevano il rischio più basso quando confrontati con i non bevitori di caffè.
Liu D et al. Association of Sugar-Sweetened, Artificially Sweetened, and Unsweetened Coffee Consumption With All-Cause and Cause-Specific Mortality : A Large Prospective Cohort Study. Ann Intern Med. 2022 May 31.
Quali sono le cause delle proprietà benefiche del caffè?
I dati dello studio, tuttavia, non sono definitivi e risentono di numerose variabili. Queste possono essere caratterizzate, ad esempio, da una dieta equilibrata o dall’esercizio di routine associato al consumo di caffè.
Non si conoscono esattamente i meccanismi benefici del caffè. Precedenti studi hanno associato il caffè a un minore rischio di sviluppare il Morbo di Parkinson, le malattie cardiovascolari, il Diabete tipo 2, malattie tumorali epatiche e prostatiche.
È stato chiamato in causa il potere antiossidante del caffè, che può aiutare ad abbattere i radicali liberi che causano danno alle cellule. Nel tempo, un incremento dei radicali liberi può causare infiammazione e formazione di placche aterosclerotiche.
È stato anche osservato che i consumatori di caffè tendono a fare scelta di vita più salutari, come ad esempio, ridurre il consumo di bevande alcoliche o di bevande ricche di zuccheri (Dani Blium. The New York Times, 2022).
Conclusioni
“Na’ tazzulella e’ cafè acconcia a vocca a chi nun po’ sapé” recitava Pino Daniele.
Una tazza di caffè, o meglio, tre tazze di caffè al giorno, allungano la vita. Ma sorseggiando una tazza di caffè ci si gode il momento che diventa un rito: individuale e conviviale allo stesso momento. Se, poi, oltre al piacere ci mettiamo la longevità non si può non restare più che soddisfatti.