La Schizofrenia: Esordio
Le modalità di esordio della schizofrenia possono essere molto varie, tuttavia, schematicamente possiamo distinguere le seguenti due modalità di esordio:
A) esordio acuto
B) esordio insidioso o subdolo
A) l’esordio acuto ha un signifi-cato prognostico più favorevo-le; depone verso una remis-sione totale o parziale dell’episodio e la probabilità che si assista ad un decorso cronico progres-sivo è minore. L’esordio acuto si manifesta con la comparsa più o meno improvvisa dei sintomi produttivi (deliri e allucinazioni), even-tualmente preceduti per alcuni giorni da manifestazioni cliniche aspecifiche quali ansia, irrequietezza, insonnia, nonché, a volte, an-che da quella particolare esperienza che è stata variamente denominata: umore delirante o esperienza di fine del mondo imminente o esperienza di mutamento pauroso.
B) La modalità ad esordio subdolo, insidioso ha un significato prognostico sfavorevole. L’esordio è insidioso quando esiste una conti-nuità tra la personalità premorbosa e la patologia propriamente det-ta, senza che sia possibile individuare esattamente quando sia ini-ziato il primo episodio. In questo caso la prognosi è peggiore, c’è maggiore probabilità che il decorso della malattia diventi cronico ingravescente.
L’esordio insidioso della schizofrenia si manifesta con diverse modalità:
- chiusura in sé stesso;
- scomparsa o inaridimento degli interessi abituali del paziente;
- comparsa di nuovi interessi, insoliti, bizzarri;
- comparsa di preoccupazioni ipocondriache;
- comparsa di parole strane nel discorso, parole incomprensibili ai familiari.
- comparsa nel comportamento di qualche azione inspiegabile (abbandono improvviso, senza alcuna ragione, del posto di lavoro; fughe da casa).