… la sua casa è la calunnia
Dal libro dodicesimo “Le Metamorfosi” di Publio Ovidio Nasone, redatto probabilmente nell’anno 8 d.C.
Viene riportata la traduzione dall’ebook della Newton Compton Editori.
...in cima ad una roccia è la sua casa passaggi innumerevoli e migliaia di porte l'attraversano e nessuna ne ostacola l'entrata. Giorno e notte la casa è sempre aperta. Costruita in bronzo sonante, quando vibra ad una voce la ripete e tutto va diffondendo ciò che sente. Pace dentro non v'è, non angolo in silenzio. Non è un frastuono, è un mormorio sommesso come quello dell'onda s si ascolta da lontano, o gli estremi brontolii dei tuoni, quando Giove rimbombare fa le lugubri nubi. Una gran folla tiene i passaggi: un continuo via vai di gente fatua. Miste a voci vere, ne vagano qua e là mille di false, confusamente, delle quali alcune diffondono calunnie nelle orecchie oziose, altre riportano le cose che hanno sentito, e le invenzioni crescono a dismisura perché ognuno aggiunge a quel che sente qualcosa di suo. Lì la Credulità, l'incauto Errore la Gioia immotivata e le Paure sbigottite vi sono, l'improvvisa Sedizione e i Sussurri dall'origine dubbia o incerta.
da “Il Barbiere di Siviglia”. Atto I; scena VII. N° 6 (Cavatina di Don Basilio) Musiche di Gioacchino Rossini. Libretto di Cesare Sterbini (1986)
… è il mio sistema e non sbaglia… la calunnia voi non sapete cos’è…. uditemi e tacete….

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