Le immagini della guerra dei ragazzi

La guerra non ha età e non ha sesso. La guerra ha tante immagini e colpisce la popolazione inerme creando solo sconfitta. Le immagini della guerra sono reali, non sono videogiochi dei ragazzi.

L’immagine preferita

Non sono riflessioni politiche o non è l’intenzione. Ma in alcune situazioni è difficile separare le idee e i giudizi dalle emozioni. Le immagini della guerra evocano emozioni di rabbia, di angoscia, di sofferenza, di dolore, di vendetta, di delusione. Qualcuno chiude i social o cambia i canali per non subire tanta sofferenza. Ognuno ha la sua immagine della guerra. Se non fosse per la situazione drammatica evocata, si potrebbe dire che ognuno ha la sua immagine “preferita”. Quella che ossessiona la nostra mente e si ripresenta in ogni momento.

I ragazzi di Kiew

Tra le tante immagini della guerra, e tra quelle più angoscianti, ti entrano nella mente, come coltellate esplosive, quelle dei ragazzi di Kiew mentre preparano le bombe Molotov.

Solo qualche giorno fa avrebbero rappresentato immagini di ragazzi collaboranti; di ragazzi intenti a prepararsi per una manifestazione, per un corteo, per una festa, per un concerto. Ragazzi come i nostri ragazzi. Con i loro sorrisi, la loro ironia, ma anche con l’attenzione e l’entusiasmo dei nostri ragazzi. Invece, sono immagini della guerra dei ragazzi. Preparano le Molotov. Nascondono il loro spavento dietro il sorriso. Il sorriso dei nostri ragazzi. Per non spaventarci? Li vediamo non spaventati, motivati, uniti e paradossalmente “allegri”. Hanno un obiettivo; hanno in mano il loro futuro.

I Nostri ragazzi

Sono pronti a usarle, queste maledette bombe, a lanciarle come sassi ad altri ragazzi. Avremo altre immagini della guerra dei ragazzi. La guerra la fanno i giovani, i nostri ragazzi.

I ragazzi che hanno sfilato per il clima, per la pace, per la vittoria della loro squadra del cuore. Ragazzi che lottano, si divertono, che amano, che sperano. A cui noi stiamo togliendo il loro futuro.

Immagini della guerra dei ragazzi. Immagini di una preparazione, di una sorta di iniziazione. Sembra che giochino, a breve un gioco di dolore, comunque vada. Saranno i nostri ragazzi. Sono i nostri ragazzi, sono il nostro futuro. Saranno più Grandi di noi, comunque vada. Saranno un esempio per i Nostri ragazzi.

(F.F.)

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