Ma tu che ne sai
(A. S. 21 / 11 / 1989)
Ma tu che ne sai
Della follia.
Tu che ne sai
Del pianto.
Tu che ne sai
Della profondità dello sguardo
Della rinuncia
Della più feroce delle guerre, quella con se stessi.
Tu che ne sai
Di sedativi
Di camici bianchi
Di occhi spenti
Di menti prigioniere
Di parole senza senso
Di deliri.
Tu che ne sai
Dell’angoscia dell’attesa
Del tempo speso per parlare
E capirsi.
Tu che ne sai
Del terrore dell’irreversibile.
Tu che ne sai
Di me
Di un certo tipo di vita
Tu che ne sai
Della vita del cuore
Che ne sai.