Mens sana in… “intestino” sano
- Psiche in pillole
- Francesco Franza
- Novembre 16, 2021
Sempre più numerose sono le evidenze scientifiche sul ruolo del microbiota intestinale sulla salute mentale e fisica dagli individui. Una ricerca scientifica che sarà pubblicata nel numero di dicembre 2021 della rivista scientifica European Psychiatry, review condotta dal gruppo di Elvira Anna Carbone dell’Università degli Studi di Catanzaro, ha evidenziato quanto sia importante comprendere l’attività dei microbiota nella fisiopatologia dei Disturbi della Condotta Alimentare (DCA). L’alterazione della normale composizione microbiotica, chiamata disbiosi, può, infatti, contribuire allo sviluppo di disturbi alimentari quando è associata a una specifica suscettibilità genetica.
Gli autori sottolineano che la conoscenza delle funzioni del microbiota e dei meccanismi disfunzionali collegati al loro squilibrio potrebbe essere importante per prevenire e migliorare il benessere fisico e psicologico di ogni individuo. “Un profilo microbiotico intestinale sano migliora la salute e previene diversi disturbi” continuano… “il ruolo della dieta nel favorire tale equilibrio è ormai ben conosciuto ed è confermato che una dieta ricca di fibre con aggiunta di integratori biotici possa ripristinare la normale flora batterica intestinale nelle persone affette da DCA“. Particolarmente importante risulta essere l’azione dei batteri che producono SCFA (Short Chain Fatty Acids: acidi grassi a catena corta), soprattutto il butirrato, fondamentali nel prevenire l’aumento dei batteri produttori di mucina con conseguente azione degradante sull’epitelio intestinale e promozione dell’infiammazione e dell’aumento della permeabilità dell’epitelio enterico. Ciò favorisce il passaggio nel circolo sanguigno dei lipopolissaccaridi e della proteina ClpB che sono in grado di attivare le regioni cerebrali responsabili della regolazione fame/sazietà e che portano, infine, alla perdita della capacità di controllo della fame.
La ClpB (Caseinolytic protease B) è una proteina prodotta da batteri della famiglia Enterobacteria, così come l’ Escherichia coli, che possiede un’azione mimetica dell’ormone alfa-melanocita-stimolante (α-MSH), un neuropeptide anoressigenico e ansiogeno. La ClpB è presente naturalmente nel plasma umano e le sue concentrazioni possono essere elevate nei pazienti con disfunzione erettile. (Brenton et al. 2016)
La riduzione dei batteri produttori di butirrato e l’aumento dei batteri patobionti, così come il Clostridium, sono correlati a meccanismi cross-reattivi che coinvolgono l’asse HPA in pazienti con disfunzione erettile, ansia e depressione. È oramai evidente che disturbi quali depressione, sintomi di ansia e la psicopatologia della disfunzione erettile possano essere associati a un cambiamento nella diversità del microbiota intestinale, in particolare le specie batteriche che producono butirrato. Una minore diversità batterica è associata anche a depressione e ansia di grado elevato.
Negli ultimi anni, numerose evidenze scientifiche hanno suggerito che il microbiota intestinale posse agire come un efficace regolatore del peso corporeo dell’ospite e di alcuni disturbi psichiatrici. Per tale motivo sono state sviluppate tecniche terapeutiche per ridurre lo squilibrio di base del microbiota. Tra queste tecniche interessante è la Fecal microbiota transplantation (FMT), tecnica con la quale si somministra direttamente nell’apparto intestinale una soluzione liquida del microbiota di un individuo sano in pazienti con alterata flora intestinale. Alcuni studi hanno evidenziato che la FMT in pazienti con Anoressia Nervosa ha determinato un incremento della produzione di SCFAs e una composizione benefica del microbiota (Hui Han et al. 2021)
Alla luce di queste osservazioni, gli autori concludono che “una nuova promettente strategia terapeutica potrebbe essere la somministrazione di probiotici o prebiotici per ripristinare il microbiota intestinale nei pazienti con Anoressia Nervosa (AN), bulimia nervosa (BN) e binge-eating disorder (BED). È inoltre sempre più evidente che il microbiota intestinale rappresenta un vero e proprio “organo” con funzioni specifiche e fondamentali per la protezione e la prevenzione di molti disturbi, oltre a svolgere un possibile ruolo nella loro patogenesi”.
[Per approfondimenti: Carbone EA et al. systematic review on the role of microbiota in the pathogenesis and treatment of eating disorders. Eur Psychiatry. 2021 Dec 16;64(1):e2]
Han H, Yi B, Zhong R, et al. From gut microbiota to host appetite: gut microbiota-derived metabolites as key regulators. Microbiome. 2021;9(1):162]
