Prezzemolo (Petroselinum crispum)
(Parsley, in inglese)
Questa pianta appartiene alla famiglia delle Ombrillifere/Apiacae ed è probabilmente originaria dei paesi orientale del Mediterraneo, ma presto si è diffusa nel-l’Africa del Nord e in Europa. Gli antichi Greci credevano che il prezzemolo fosse sacro a Persefone, moglie di Ade e signore dell’Oltretomba, e ricoprivano le loro tombe con questa pianta. Successiva-mente fu consacrato a San Pietro, il nuovo Caronte. Raggiunse una notevole fama nell’Europa Medioevale, quando veniva coltivata nei Monasteri e nei giardini Reali.
È una pianta biennale di colore verde con fiori a ombrello, bianchi. Le foglie sono composte, molto frastagliate. Tutta la pianta non supera i 30/35 cm di altezza. I suoi frutti sono velenosi se assunti in grandi quantità.
Secondo la tradizione magico-popolare il prezzemolo è stato impiegato come ingrediente di numerosi filtri e pozioni magiche. Veniva considerata una pianta satanica, forse perché cresce molto lentamente direttamente dal suolo. Pertanto si consigliava seminarla di venerdì santo l’unico giorno dell’anno in cui il diavolo non aveva alcun potere, quando le influenze maligne non potevano influenzarne la crescita. Come erba delle streghe il Prezzemolo è ancora usato in malefizi e fatture.
Il prezzemolo è ricco di vitamine A, B1, B2, C ed E; contiene molto magnesio e ferro. E’ usato in naturopatia per curare i disturbi circolatori e digestivi nonché i crampi; utilizzato come diuretico, i cinesi e i germani ne consigliavano l’impiego di infusi per controllare la pressione sanguigna; gli indiani Cherokee lo utilizzavano come tonico e sulle ferite. Nel medioevo il prezzemolo era usato “dalle streghe” per praticare l’aborto.
Le radici polverizzate e bevute dopo averle lasciate in infusione in vino bianco liquoroso per almeno una settimana (a partire da mercoledì o da un giovedì) procurano lucidità di mente e buona memoria.