Sintomi Negativi – BJPsych
La rivista scientifica The British Journal of Psychiatry del Royal College of Psychiatrists ha dedicato, infatti, uno spazio speciale ai “Sintomi Negativi della Schizofrenia”. In questo spazio della rubrica “Psiche in Pillole” presenteremo una breve descrizione degli articoli presentati.
I SINTOMI NEGATIVI DELLA SCHIZOFRENIA
I sintomi negativi della schizofrenia rimangono uno dei principali bisogni non soddisfatti della schizofrenia. Negli ultimi dieci anni c’è stato un crescente interesse sui sintomi negativi.
Un progressivo deterioramento della volontà e della vita emotiva delle persone era l’aspetto centrale del concetto di Kraepelin della sua dementia praecox.
Quando Bleuler coniò il termine schizofrenia, le 4 A che definivano i sintomi fondamentali della schizofrenia:
- Alogia
- Affect blunting (appiattimento affettivo)
- Autism
- Ambivalence
Rassomigliavano fortemente a ciò che oggi indichiamo come sintomi negativi.
L’avvento dell’era antipsicotica ha portato a termine un focus sul disturbo centrato sui sintomi positivi, spostando la motivazione e la vita emotiva ai margini della definizione del disturbo.
Sebbene il trattamento frequentemente migliori le psicosi, la maggior parte delle persone non raggiunge un soddisfacente livello di funzionamento dovuto ai sintomi negativi e cognitivi non trattati.
L’interesse in questi sintomi è riemerso negli anni ’70 sotto il termine di “sintomi negativi”.
Cinquant’anni dopo questi sintomi sono ancora un bisogno non soddisfatto nelle persone con diagnosi di schizofrenia.
La ricerca della definizione e della conoscenza dei sintomi negativi ha portato alla creazione di scale sintomatologiche, compreso la Scale for the Assessment of Negative Symptoms (SANS) a la Positive and Negative Syndrome Scale (PANSS).
Entrambe le scale si basano su proxy comportamentali per le esperienze interne che sono al centro della motivazione o dei difetti esperienziali negli individui dello spettro schizofrenico.
Sono state sviluppate recenti scale di seconda generazione:
Brief Negative Symptom Scale (BNSS)
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Clinical Assessment Interview for Negative Symptoms (CAINS)
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Queste scale sono state sviluppate per coprire cinque domini dei sintomi negativi:
Anedonia, Asocialità, Abulia, Appiattimento affettivo, Alogia
C’è un crescente evidenza che i sintomi negativi siano un termine ombrello con almento due distinte dimensioni:
- deficit nella motivazione/piacere vale a dire una dimensione esperienziale
- deficit nell’espressione (alogia e affettività attenuata)
che possono avere diversi meccanismi biologici sottostanti.
LA PATOFISIOLOGIA DEI SINTOMI NEGATIVI DELLA SCHIZOFRENIA
da: Galderisi, S., & Kaiser, S. (2023). The pathophysiology of negative symptoms of schizophrenia: Main hypotheses and open challenges. The British Journal of Psychiatry, 223(1), 298-300. doi:10.1192/bjp.2023.63
Differenziare i sintomi negativi
La maggior parte degli studi ha valutato i sintomi negativi come un dominio psicopatologico omogeneo.
Tuttavia, vanno fatte due importanti distinzioni.
- I sintomi negativi comprendono 5 domini che possono essere raggruppati in:
Dimensione esperienziale | Dimensione espressiva |
Abulia Asocialità Anedonia | Alogia Appiattimento affettivo |
2. I sintomi negativi dovrebbero essere differenziati in sintomi negativi secondari a:
- Sintomi positivi
- Effetti collaterali dei farmaci
- Depressione
Pertanto, oggi esistono concetti chiari sia per la distinzione dei diversi domini dei sintomi negativi sia per la distinzione tra sintomi negativi primari e secondari, ma la ricerca sulla fisiopatologia e sul trattamento non ha ancora pienamente abbracciato questi concetti.
Neuroimaging funzionale e strutturale
Alcuni esempi tratti da studi incentrati sulle associazioni mostrate da sintomi negativi con anomalie di neuroimaging possono confermare queste considerazioni.
La forte rassomiglianza dei sintomi negativi della schizofrenia alla apatia osservata dopo un danno del lobo frontale ha portato l’attenzione al lobo frontale nella ricerca dei fondamenti neurobiologici dei sintomi negativi.
Tuttavia, diversi studi di Risonanza magnetica strutturale (MRI) hanno fallito nell’intento. Ci sono diversi studi che hanno individuato interessanti associazioni ma mancano di consistenza.
Risultati di una meta-analisi dell’ENIGMA consortium suggeriscono una associazione dei sintomi negativi della schizofrenia con l’assottigliamento della corteccia orbitofrontale mediale .
Walton et al. Prefrontal cortical thinning links to negative symptoms in schizophrenia via the ENIGMA consortium. Psychol Med 2018; 48: 82–94
Risultati più ottimistici sono stati trovato con studi positron emission tomography (PET) and early functional MRI (fMRI). Questi studi hanno sostenuto l’ipofrontalità come substrato biologico dei sintomi negativi e, più spesso, una associazione dei sintomi negativi con una disfunzione della corteccia prefrontale dorsolaterale (DLPFC).
Tuttavia, una meta-analisi di studi fMRI non ha trovato una disfunzione della DLPFC ma una ipoattivazione della corteccia prefrontale ventrolaterale (VLPFC) e della striatum ventrale.
Sebbene le evidenze tra sintomi negativi della schizofrenia e l’ipoattivazione della VLPFC non siano certe, risultati più consistenti riguardano lo striato ventrale.
In una importante metanalisi, è stata confermata la stretta associazione tra sintomi negativi e ipoattivazione dello striato ventrale sinistro.
Radua et al. Ventral striatal activation during reward processing in psychosis: a neurofunctional meta-analysis. JAMA Psychiatry 2015; 72: 1243–51.
Alcuni studi hanno suggerito che questa associazione possa essere specifica per i sintomi negativi esperenziali.
Inoltre, l’ipoattivazione dello striatum ventrale è correlata anche ai sintomi positivi e tende a normalizzarsi, soprattutto nei pazienti con migliore risposta terapeutica.
Uno studio di Canal Rivero et al. 2023 ha evidenziato un aumentato assottigliamento corticale dai 3 ai 10 anni dopo lo sviluppo del disturbo psicotico soprattutto in 4 regioni cerebrali:
- Caudato medio frontale
- Parte triangolare,
- Rostro medio frontale
- Superiore prontale
Canal-Rivero et al.Longitudinal trajectories in negative symptoms and changes in brain cortical thickness: 10-year follow-up study. The British Journal of Psychiatry 2023; 223(1), 309-318.