SOS Amore

La nostra civiltà tende a soffocare i pensieri, le ideologie…. e i sogni; essa sostituisce l’amore con un tumulto di seduzioni vertiginose ed inattese. Aliti o respiri, le onde di passioni svanite si sgretolano nella sabbia. Un flusso d’informazioni inonda il globo per poi cestinarsi… come carta straccia; contenuti messi al bando, significanti puri, mode virtuali, sovente si barattano senza senso. L’opulenza dell’emozioni mercificate si commuta in un gigantesco ipermercato dell’amore, ove ogni essenza sfuma ed evapora senza avvertirne il gusto, né assaporarne il sapore.

L’amore non è un’espressione figurata; l’amore fa sentire odori mai annusati, tinte novelle, ombre difformi e distinte, che di continuo fioriscono, maturano e si rinnovano. L’amore è l’opera più compiuta, dove i contrasti si attenuano ma più spesso urlano, nella lucentezza delle proprie fattezze. Ma l’amore nella sua natura più intima è un cieco che guarda dentro i suoni, si meraviglia di quell’avvenenza e sussulta di gioia. È un romanzo che conduce il personaggio/lettore in un intreccio di attese, disattese, cadute e slanci, onde che si inabissano per poi impennarsi!
Amore è splendore; Romeo quando discese le stanze del sonno eterno e vide la sua Giulietta, distesa, immobile nel sudario della morte, ma dolce nelle fattezze di donna disse: “…la morte che ha succhiato il miele del tuo respiro, non ha avuto alcun potere sulla tua bellezza…”. Il ritratto di Giulietta era oltre la morte, la sua figurazione si era compiuta straordinariamente nell’amore, come una partitura orchestrale, che volge l’insieme delle sue parti in un tutto. Quella moltitudine di sorrisi, di sguardi dati e non dati, vissuti solo per attimi nelle avversità drammatiche di quella storia infelice, non potevano che legare eternamente i due amanti, fino a congiungerli nel tempo dei tempi.
Oggi la celerità degli scambi, la liberazione del desiderio e la sua usura sino all’estinzione d’ogni anelito, ha reso fatuo nell’uomo la possibilità di immaginare, di creare, d’ascoltare l’armonia che gli ruota intorno. La corsa degli eventi si sgretola e non si afferra più il senso delle cose, le utopie si schiantano con i desideri e la ricerca dello choc sembra l’unica opzione al senso dissolto. Le coppie disfanno i loro affetti in letti che raccolgono la sterilità dei loro sogni, affondano in una profonda monotonia, dalla quale non riescono ad affiorare neppure le speranze. Gli amori si riciclano all’infinito, sono parole o choc densi di passioni che svaniscono, che hanno perduto il senso della continuità, desideri che si avvalgono in spirali o labirinti; sono come la politica, la moda, le ideologie scomparse, che tornano come spettri di un tempo perso nel ricordo.

MEGLIO PER ISCRITTO

La lettera d’amore offre tempo tempo alla riflessione nel ricercare le espressioni più consone.
La lettera ha degli aspetti in comune con il diario: non è un caso che, spesso, ci sia un’alternanza tra i due. Il diario può essere paragonato ad una lunga lettera priva di destinatario, un monologo in cui si esprimono e si custodiscono i propri segreti e sentimenti. L’idea di intrattenere una corrispondenza epistolare, al giorno d’oggi, può sembrare fuori dal tempo, eppure le lettere sono più vive che mai. Che cosa sono, in fondo, ad esempio, le e-mail? Come dice l’espressione stessa, sono lettere elettroniche, che vengono spedite e ricevute del giro di pochi secondi. Si tratta di un tentativo di abolire la distanza, di avvicinare massimamente le persone, ma l’essenza della lettera non cambia.

T.V.B.

Lo stesso dicasi dei cosiddetti ‘messaggini’ (SMS), che portano all’estremo l’essenzialità e l’immediatezza della comunicazione. Cambia lo stile, molto più colloquiale, sintetico, informale, ma l’essenza non muta. Si esprimono sensazioni, emozioni, vissuti, fatti quotidiani, nel desiderio di condividere quanto ci accade. Il profondo desiderio di comunicazione e di condivisione, quindi, rimane inalterato e costituisce l’essenza vitale di un rapporto d’amore sano, che si rafforza di giorno in giorno. Uno dei motivi per cui l’uso dell’internet in famiglia si è diffuso negli Stati Uniti è che gli adolescenti vanno a scuola lontano da casa e la posta elettronica è risultata molto più efficiente della posta “cartacea” o del telefono. È più semplice scrivere online che usare carta, busta e francobollo; la comunicazione, ovviamente, è più veloce. Non è facile far coincidere gli orari della famiglia con quelli degli studenti. Una telefonata può arrivare nel momento sbagliato. Con l’e-mail il problema non c’è. Molti genitori hanno dichiarato di avere, in questo modo, un dialogo più frequente, più diretto e più intenso con i loro figli; non pochi hanno notato una sincerità di scambio che sarebbe stato difficile avere in qualsiasi altro modo. La rete è fatta di persone e di sentimenti; amicizia, amore, simpatia – o anche antipatia e fastidio. La comunicazione non è quasi mai “neutra” o impersonale. È interessante notare come molte fra le persone più esperte della comunicazione in rete, anche quando partono da una prospettiva tecnica, usino spesso parole come cuore.

UNITED COLORS OF LOVE

Ma di cosa parliamo quando parliamo d’amore? cosa c’è di meglio di quella cosa instabile che è l’amore per trovare un punto d’equilibrio? Certo l’amore in occidente non sta in piedi tanto bene; cosa sia poi lo sappiamo sempre meno, dai dolori del giovane Werther alle gioie di “Sex and the city”. Ora ci confrontiamo con altre identità ed esplodono le contraddizioni. Islamici, hindi, buddisti, ucraini, rumeni, albanesi, ma anche cinesi, cattolici tradizionalisti come filippini e sudamericani, ma con radici diversissime.
Così l’amore ai tempi della globalizzazione rischia di essere un equivoco ancora più caotico. Molti pensano, nella nostra società, che l’amore sia un concetto astratto, oppure un sentimento legato solo al corpo, alla sessualità.
In realtà l’amore è il potere che muove ogni cosa nella natura ed è il potere che potrebbe muovere ogni uomo, ogni organizzazione, ogni comunità, società, paese, continente.
Dentro di sé ogni uomo possiede infiniti semi dell’amore, è sufficiente alimentarne uno, ogni giorno, per vederlo fiorire nelle azioni più belle, nelle imprese più solide, nei prodotti più ispirati.

IL TEMPO DELLE MELE

Siamo figli di una cultura fondamentalmente romantica, che magnifica la passione sofferta come chiari segni di un vero amore in corso. Tutti abbiamo conosciuto persone che hanno sofferto per amore, quasi con voluttà, o lo siamo stati noi stessi. Le relazioni tra uomo e donna erano di due tipi: o approvate dalla società e dalla Chiesa (fidanzamento ufficiale, matrimonio), oppure, amori clandestini o nascosti, condannati a produrre sensi di colpa e sofferenze senza fine. Ma quanto era più bello trasgredire!
Due secoli di letteratura ci hanno convinto che l’amore vero è quello proibito, e più si soffre meglio è…Anna Karenina, Madame Bovary, le sorelle Bronte e altre eroine romantiche gettavano via la sicurezza e la rispettabilità per poche ore di un amore appassionato. Sarà che queste relazioni scatenavano emozioni intense e subito dopo un distacco doloroso e difficile da dimenticare…ne seguiva tutta una poetica dell’abbandono e della morte interiore lontani dall’amato. L’amore ufficiale era così noioso e scontato…certo, la sicurezza era importante, ma poi passavamo le ore sui romanzi. Tutte le ragazze cercavano un buon marito per poi sopportarlo nella noia trasferendo sui figli aspirazioni e desideri mai realizzati. Qualcuna più coraggiosa si ritagliava un amore proibito, una passione divorante da tenere ben serrata dentro al cuore badando che alla sera, davanti ai congiunti, non trapelasse una lacrima.
Innamorarsi, a quei tempi, era l’innocente evasione da una vita di doveri, sacrifici e tributi alla morale imperante.

Oggi, invece,……………      …………..??!!!!?……………….

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