Sulla gentilezza

L’attuale ricerca dei meccanismi biologici alla base dei processi mentali e delle sue disfunzioni è uno degli obiettivi delle neuroscienze. Il crescente numero di convalidazioni delle ipotesi iniziali del sottofondo biologico, fondamento delle relazioni intra ed extra psichiche sta spingendo una parte del mondo scientifico alla convinzione che tutta la nostra esistenza sia semplicemente il risultato del nostro software cerebrale. Eric Kandel, il riconosciuto padre delle neuroscienze,  già dall’inizio del proprio percorso degli dei primi studi che lo avrebbe portato ad essere insignito del Premio Nobel per la Medicina nel 2000,  metteva in guardia il mondo scientifico ad arrivare a conclusioni affrettate e a risultati nichilistici e semplicistici. Sottolineava la necessità di una integrazione tra psichiatria, psicoanalisi e biologia verso lo sviluppo di una nuova biologia della mente. Importante è la narrazione nel suo libro dal titolo “Psichiatria, psicoanalisi e nuova biologia della mente”, edito da Raffaello Cortina Editore, del 2007. Per superare questo pericolo si segnala il libro “Biologia della gentilezza”, pubblicato nel 2020 dalla Mondadori. Questo libro è stato prodotto dall’unione dei saperi di due discipline apparentemente lontane tra di loro: il mondo della medicina biologica e quello della meditazione. I due autori sono Immaculata De Vivo,  scienziata e professoressa di Epidemiologia alla Harvard School of Public Health e il Professore  Daniel Lumera, riferimento internazionale della pratica della meditazione. Dal loro incontro è nata una nuova visione, integrata e allargata del mondo della salute, del benessere e della longevità, come recita il sottotitolo di copertina.

L’interesse del loro incontro si è concentrato sulla gentilezza, in particolare sulla biologia della gentilezza. La scelta di questo tema sembrerebbe, a una analisi superficiale,  anacronistico e lontano dalla cultura imperante del mondo occidentale che premia la competizione, l’aggressività, l’arroganza. Ma già dalla lettura del primo capitolo si comprende l’importanza della ricerca della “biologia dei valori” che “esplora l’impatto biologico, vitale, emotivo, mentale, sociale e spirituale di 5 valori: gentilezza, ottimismo, perdono, gratitudine e felicità”.

Gli autori esaltano e descrivono il valore della gentilezza. “Essere gentili con n oi stessi e con gli altri è… oltre che una questione biologica di salute, benessere e longevità, anche una strategia evolutiva utile alla sopravvivenza dell’intero genere umano”. È una scoperta che allevia e lenisce le ferite delle donne e degli uomini “per bene”, schiacciati da messaggi negativi e accusatori. È un libro snello, di facile lettura che porta a riflessioni sui valori del genere umano.

_____

Immaculta De Vivo, Daniel Lumera

Biologia della gentilezza

Mondatori Libri S.p.A., Milano, 2020

Articoli correlati