Un Maestro semplice

Uno dei principali obiettivi della psichiatria è la lotta allo stigma del disturbo mentale. Negli ultimi decenni i tentativi sono stati numerosi. Congressi, convegni, incontri, progetti, lezioni e discussioni hanno riempito gli scaffali e luoghi virtuali. Professori, studiosi e scienziati si sono succeduti per descriverne le cause e le soluzioni. Mentre avvenivano, e avvengono ancora, tali dibattiti, uomini semplici si dedicavano al lavoro di relazione con la persona sofferente. Entravano in relazione semplicemente senza barriere. Loro erano nell’altro. E la persona sofferente non lo imparava, lo sapeva. Uomini semplici colmi di ricchezze emotive ed affettive, al di là delle enormi competenze professionali. Ma le competenze sono cose dei nostri tempi. Anche loro non sapevano di essere competenti. Si muovevano con la semplicità delle persone buone, delle persone perbene, rispettose dell’altro sofferente. Mai invadenti, sempre leali. Mai superbi nel loro ruolo ma rispettosi del ruolo dell’altro. Erano Maestri. La loro magistrale armonia non era raggiungibile. Li guardavi sereni con una sorta di rispettosa invidia. Non potevi impararla. Era in loro acquisita.

Oggi va via una persona semplice, una persona perbene, amata dall’altro sofferente e dai suoi collaboratori. Una persona esemplare che ha fatto la storia del lavoro in psichiatria del nostro territorio. Roberto era l’amore della relazione con l’altro che lo ricambiava. Con lui va via un Maestro. Arrivederci Roberto e grazie per ciò che ci hai insegnato.

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